* Video alla scoperta della “terra d’Otranto”

Intervista con la Dott.ssa Stefania Mandurino, Commissaria APT Lecce, dopo quarant’anni dalla scoperta delle Grotta dei Cervi…

Video realizzato dal Gruppo Speleologico Salentino “Pasquale De Lorentiis” di Maglie, un omaggio a Isidoro Mattioli che insieme a Remo Mazzotta e Daniele Rizzo scoprirono nel  1970 la Grotta dei Cervi… Severino Albertini, Enzo Evangelisti,

In questo video intitolato “Caverne d’autore”, trasmesso da”Bellitalia”, un programma di  Rai Tre, si possono apprezzare entrando con piacere in diverse grotte del Salento.

La prima è la “Grotta di Cervi“, la cosidetta “cappella Sistina della preistoria” in quel di Porto Badisco, poi la “Grotta Fetida” (conosciuta anche come “Grotta Papaleo”),cosidetta per i forti odori delle sue acque termali che libera in mare, si trova  a Santa Cesarea Terme, segue poi la “Grotta ZInzulusa” a Castro, ricchissima di formazioni carsiche e per ultima la “Grotta Cosma di Cerfignano” (da (Cervineanum)), detta grotta “Santuario  del Neolitico” dove venivano praticati riti di iniziazione e riti propiziatori alla Dea Madre. Sulle pareti della cavità  pitture rupestri dipinte con terra rossa di  raffiguranti come in quelle di Porto Badisco, uomini armati di arco, disegni serpentiformi, pittogrammi e una figura cruciforme tendente alla svastica. È costtuita come la Grotta dei Cervi da diverse sale : quella delle pitture, nella quale sono raffiguate scene di caccia dipinte con terra rossa ; quella del culto dedicata alla Dea Madre,dove sono stati rinvenuti cerchi ed emicicli di pietra a secco con resti di vasi, lampade ad olio e ossa di animale e quella del sepolcreto.

In questi tre video sul Salento : la  Grotta della Zinzulusa, la Grotta dei Cervi, i Dolmen di Giurdignano, i Menhir, i popoli Messapici, l’Anfiteatro di Lecce, e tutti i suoi paesi e città, il Grico…la sua Arte, la sua tradizione e quant’altro…

“Auspicio di una novità di vita risorgente dalla Terra”.

Alla fine di questa video si evidenzia la questione fondamentale con il ruolo della “caverna”, come ” luogo del rito di passaggio” tra due mondi, due dimensioni, un’inconsueta usanza primordiale, che richiama in modo esplicito  la progressione e la nascita  o rinascita dell’umanità “dalla madre terra (materia ancestrale) al cielo”, dal “homo” del neolitico all’uomo di oggi e viceversa, un “mysterium” che ci arriva dal fondo dei tempi, rappresenta una connessione sempre aperta per chi la sa cogliere e vivere.